Di solito i fiori sbocciano attorno ai primi giorni di aprile, durente i quali, per uno o due giorni, sono al massimo della fioritura, per poi sfoltirsi pian piano e arrivare quasi alla fine del mese perdendo tutti i petali.
In questo periodo i giapponesi si riuniscono con le famiglie o con gli amici nei parchi delle città (ma la vista sarà sicuramente migliore a Osaka o Kyoto, dove le campagne sono presenti in maggior quantità e, quindi, vi sono più alberi), dove cercano di accaparrarsi ogni volta il posto con la vista migliore e poter quindi pranzare sotto gli alberi fioriti, con i cestini da pic-nic preparati appositamente per l’Hanami (od Ohanami, questo termine significa letteralmente “guardare i fiori“).
Non mancheranno poi le bancarelle con le più svariate pietanze: qui di seguito vi mostro un video che ho trovato, così potrete capire meglio cosa intendo
Per l’occasione vengono anche inscenate delle recite, canti, balli e fuochi d’artificio, dal mattino alla sera inoltrata, per tutta la durata del mese, ossia fino a che anche l’ultimo petalo dei Sakura (gli alberi di ciliegio) non sarà caduto dai rami.
Tutto ciò viene fatto per celebrare la fioritura, ovviamente, ma soprattutto perché il fiore del ciliegio rappresenta per i giapponesi l’anima del Paese: la delicatezza e la breve durata simboleggiano la bellezza e la fragilità della vita, cosa molto importante per loro.
Questa festa è così importante per loro, che hanno pure il modo per prepararsi al meglio all’O-Hanami.
